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Sicurezza sul lavoro: 5 cose da sapere. Ogni imprenditore che decide di aprire un’azienda e assumere personale deve assolutamente sapere quando sia fondamentale, ma soprattutto obbligatoria la Sicurezza sul Lavoro.

Sicurezza sul lavoro: 5 cose da sapere

1.QUAL È LA NORMATIVA CHE REGOLAMENTA LA SICUREZZA SUL LAVORO

La normativa che fa da riferimento per le aziende nell’ambito della prevenzione e sicurezza sul lavoro è il D.lgs 81/2008, noto anche come Testo Unico Sicurezza sul Lavoro.

Superando i suoi predecessori, il D.lgs 81/2008 si distingue per un’ampia semplificazione e per una razionalizzazione degli argomenti.

Tra le maggiori innovazioni trattate, ricordiamo:

  • l’individuazione dei fattori e delle sorgenti di rischio
  • la riduzione del rischio
  • il monitoraggio continuo delle misure preventive
  • l’elaborazione di una strategia aziendale accettata e condivisa

2.SICUREZZA SUL LAVORO: QUANDO È OBBLIGATORIA?

Ogni impresa che abbia almeno un dipendente nel proprio organico deve prevedere una politica di informazione e formazione sulla sicurezza aziendale e provvedere alla sua concreta e corretta realizzazione.

La sicurezza e la prevenzione sono concetti legati ai dipendenti e alla loro salvaguardia, pertanto il numero dei dipendenti non può essere motivo di discriminazione normativa.

A questo proposito, viene fornita una definizione univoca di lavoratore, onde evitare fraintendimenti. Tale definizione si applica a tutte le categorie di lavoratori o alle figure equiparabili, come:

  • soci lavoratori di cooperativa o di società;
  • tirocinanti;
  • studenti impegnati nell’alternanza scuola-lavoro;
  • partecipanti ai corsi di formazione professionale;
  • volontari;
  • lavoratori a progetto;
  • lavoratori a chiamata;
  • apprendisti.
  • Ovvero tutti coloro che svolgono un’attività lavorativa per un committente pubblico o privato con o senza retribuzione anche al solo fine di apprendere un arte un mestiere o una professione

L’indice di rischio legato alla tipologia di azienda, nonché la specificità della mansione lavorativa, determinano il percorso da scegliere e le relative misure preventive.

3.CHI CONTROLLA LA SICUREZZA SUL LAVORO?

Il responsabile della sicurezza sul luogo di lavoro è chiamato Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP).

Tale mansione può essere svolta anche dal datore di lavoro, così come da un dipendente. In entrambi i casi soltanto dopo adeguata formazione.

L’RSPP deve principalmente occuparsi dei seguenti compiti:

  • eseguire il sopralluogo degli ambienti lavorativi con conseguente verifica delle condizioni di pericolo;
  • collaborare col datore di lavoro nella elaborazione di dati necessari alla descrizione aziendale ed alla corretta valutazione dei rischi conseguenti;
  • presentare piani formativi ed informativi per il personale in materia di prevenzione e sicurezza;
  • monitorare lo status aziendale e programmare interventi di mantenimento e miglioramento per la sicurezza dei lavoratori.

4.QUALI SONO GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

Il datore di lavoro è l’unico responsabile della sicurezza all’interno dell’azienda ed è tenuto a svolgere i seguenti compiti:

  • effettuare la valutazione dei rischi
  • nominare il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione;
  • nominare il medico competente per la corretta Sorveglianza Sanitaria;
  • organizzare i corsi di formazione di lavoratori, dirigenti e preposti ed i possibili aggiornamenti;
  • provvedere a redigere i piani di gestione delle emergenze e le relative misure previste.

5.CHI DEVE FARE I CORSI DI SICUREZZA SUL LAVORO?

I Corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro nonché i relativi aggiornamenti e – in alcuni casi – le sessioni di addestramento, sono obbligatori per tutti i soggetti a cui il D.Lgs 81/2008 assegna un ruolo importante nell’organizzazione della sicurezza (art. 36 e art. 7.

Il contenuto, la durata e gli argomenti trattati variano in funzione del grado di responsabilità, dei compiti che quella figura deve svolgere e, soprattutto, variano in base al livello di rischio presente in azienda.

I corsi devono tenersi in orario di lavoro e il loro costo non deve gravare sul lavoratore, ciò vuol dire che a pagarli deve essere il Datore di Lavoro. Ricordiamo che svolgere i corsi di formazione e aggiornamento in materia di sicurezza sul lavoro, oltre ad essere indispensabile al fine del mantenimento di tutelare la salute e l’integrità dei lavoratori, è un obbligo di legge ai sensi degli articoli 36 e 37 del D.lgs 81. Per trasgressioni, mancanze o inadempienze sono previste delle sanzioni in capo al datore di lavoro.

Lo sapevi che con i fondi interprofessionali puoi finanziare i corsi sulla sicurezza ?

Grazie alla formazione finanziata con il Fondo interprofessionale Fonditalia, i costi dei corsi di formazione, anche di quelli obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro, possono essere coperti dai contributi che tu già versi all’INPS, tramite i fondi interprofessionali.