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Il progetto formativo nel tirocinio è così importante ? La risposta è: assolutamente SI !

Partiamo dal presupposto lo stage non è un rapporto di lavoro, ma bensì un percorso formativo, e come tale deve avere un programma ben definito in cui sono articolati i contenuti che il tirocinante andrò a svolgere per tutta la durata del tirocinio.

PROGETTO FORMATIVO NEL TIROCINIO: CHE COS’È ?

Il progetto formativo può essere descritto come il documento identificativo del tirocinio. Contiene tutte le informazioni del rapporto di tirocinio, dai dati anagrafici dei soggetti interessati agli obiettivi formativi fino agli accordi orari e di indennità.

Viene compilato in forma di bozza prima dell’inizio del tirocinio dall’ente promotore e dall’azienda, in modo da poter essere letto e perfezionato prima dell’attivazione definitiva.

Una volta concordati tutti gli aspetti, soprattutto quelli inerenti alle attività da svolgere e alle capacità/conoscenze che possono arricchire il tirocinante verrà trasmesso in chiave definitiva, per poi essere firmato dai tre protagonisti: Ente Promotore, Azienda e Tirocinante.

Il PFI è uno strumento fondamentale per la realizzazione corretta e produttiva dello stage, in quanto formalizza il percorso formativo del tirocinante.

PROGETTO FORMATIVO NEL TIROCINIO: CHE COSA CONTIENE ?

All’interno di esso sono presenti tutte le informazioni che regolano il rapporto tra tirocinante e azienda, scritte in forma chiara e schematica in modo da non incorrere in tecnicismi che potrebbero solo trarre in inganno.

Un buon Progetto Formativo deve seguire il Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) e la normativa vigente. E’ importante che definisca in modo chiaro le mansioni e le competenze che dovranno essere acquisite e trasmesse durante il percorso.

Non tutte le mansioni possono essere oggetto di tirocinio, in quanto prevedono altri percorsi formativi ed esami specifici per poter esercitare la mansione (ottici, farmacisti, meccanici, giardinieri).

All’interno del documento dovranno essere evidenziate le attività oggetto del tirocinio (Aree Di Attività “ADA” e attività) contenute nell’ambito della classificazione dei Settori Economico Professionali, che delineeranno ulteriormente tutti gli obiettivi del percorso.

PERCHÉ È IMPORTANTE IL PROGETTO FORMATIVO NEL TIROCINIO?

La stesura del PFI è fondamentale per il corretto svolgimento del tirocinio. Questo documento deve essere redatto in modo chiaro e trasparente, altrimenti si rischia solo di creare scontri e malcontenti da entrambi i lati.

Tutti i soggetti devono, al momento della firma, avere ben chiaro tutto il processo formativo e di crescita professionale che dovranno svolgere.

Questo documento diventa importante anche dal punto di vista assicurativo. Il piano formativo contiene anche gli estremi per la Responsabilità Civile, coperta dal nostro ente, e dell’assicurazione Inail, coperta dall’azienda ospitante.

E’ fondamentale per la salvaguardia della presenza in azienda del tirocinante, che pur non avendo un contratto di lavoro si vede tutelato in caso di infortuni negli orari e nelle sedi indicate nel progetto.

La stesura di un PFI frettolosa e approssimativa causa perdite di tempo e denaro, in quanto:

  • non garantisce all’azienda di ottenere una risorsa correttamente formata;
  • al tirocinante i acquisire le competenze necessarie per immettersi nel mercato del lavoro
  • non da al tutor dell’Ente Promotore gli strumenti per verificarne il corretto svolgimento.

Noi abbiamo la fortuna di avere uno staff dedicato a questa delicata fase di progettazione. Riusciamo a garantire un’ottima percentuale di occupabilità nei nostri tirocini (oltre il 75%). 

Se devi attivare un tirocinio ma non sai come fare, contattaci per fissare una consulenza gratuita.

Ti ricordiamo che puoi contattarci all’indirizzo email stefania@politichedelavoro.it oppure chiamarci al numero:

Sede di Brescia: 030 7281632

Sede di Milano: 02 9719 0029

Ti ricordiamo che Anche per stagisti e tirocinanti è obbligatoria la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con le modalità previste dall’Accordo Stato-Regioni di dicembre 2011 in riferimento alla formazione generale e specifica dei lavoratori.